il santuario di montoro

Maria SS. Incoronata

il complesso architettonico

La fondazione

Ignota è la fondazione, certamente esisteva già nella seconda metà del secolo VIII, durante il governo di Arechi II. Nel 1309 è ricordata la Chiesa di santa Maria di Coronato come chiesa rurale (Volume Italiae, saec. XIII-XIV, foglio 440, n 6332. Archivio Vaticano).

Il Complesso in origine fu ideata in stile romanico, in pianta rettangolare, con una cappellina, ancora esistente nei locali sottostanti. Su ciascun lato maggiore del rettangolo erano state costruite quattro cappelle. Al di sopra del cornicione, su ciascun lato. Vi erano quattro finestre in stile romanico. Tutto il vano era coperto da tetto a capriata.

Nella ristrutturazione compiuta dopo i terremoti del 1688 e 1694, le cappella laterali furono murate per rafforzare le pareti portanti. Ugualmente vennero murate le piccole finestre romaniche esistenti sul cornicione. In seguito, per dare luce al tempio, vennero aperti tre finestre ovali sulla facciata. Sul lato di fondo vennero, invece, creati quattro grandi archi, sormontati dall’attuale cupola.

Nel 1880 vennero riaperte le quattro cappelle laterali. Nelle prime due, prossime all’altare maggiore, furono apposti altari in marmo, mentre nelle restanti due vennero sistemati i confessionali.

Nel 1875, sotto la cupola, venne innalzato dallo scultore Ambrogio Romeno l’altare maggiore in marmo e lo sfarzoso trono, con colonne in stucco, per sistemare la tela della Vergine Incoronata.
Nelle navate si possono ammirare affreschi e decorazioni del pittore montorese Tommaso Giaquinto, datati 1704. I primi quattro, nella volta della chiesa che ha sostituito il tetto a capriate, rappresentano: la Natività della Vergine; l’Annunciazione, la Presentazione al Tempio di Maria, la Vergine Incoronata, tra le anime del Purgatorio. Sugli arconi, sotto la cupola, si ammirano i quattro Evangelisti, opera dello steso Giaquinto, del 1702.

L’altri che precede il Santuario fu innalzato nel 1898 dall’impresa Giovanni Barone, per consolidare e sostenere il lato della facciata, indebolita dalle precedenti modifiche, con la costruzione del piccolo campanile, di tipo a vela, ideato sul finestrone della facciata. Con il terremoto del 1980, la chiesa venne chiusa al culto, per i gravi danni subiti. In seguito, con il contributo della regine Campania e della Provincia religiosa dei frati Minori vennero eseguiti i lavori di restauro così il 22 marzo 1986 la chiesa venne riaperta al cult
i trono con bambino